Preview della guida

 

 

 

 

SPRUZZAMI

LA COMPLETA GUIDA ALLO SQUIRTING

VelvetHands

( v )

 

 

 

 

 

 

v. 02

Copyright © 2011 by VelvetHands

 

 

 

Velvet Hands

© copyright 2012 by Velvet Hands

libro cartaeo disponibile

 

II edizione digitale

Developed in Italy

 

 

 

I diritti d’autore su questo materiale e su ciascuna parte di esso realizzato da VelvetHands, incluse la firma, le immagini e realizzazioni grafiche, sono di esclusiva pertinenza dell’autore. L’opera è protetta da copyright.

 

Questo libro digitale è concesso sotto licenza per un singolo uso personale solamente. È vietata ogni riproduzione (anche parziale), rielaborazione, distribuzione e/o pubblicazione di questo materiale senza il previo consenso e relativa autorizzazione dell’autore.

 

Se vuoi condividere il contenuto con altre persone, compra una copia addizionale o invita a comprarla. Se ti è capitata questa copia fra le mani, ti invito ad acquistare la tua copia sul sito ufficiale Spruzzami.jimdo.com.

Ti ringrazio per il rispetto dimostrato nei confronti dell’autore (domani potresti essere tu l’autore di un libro tutto tuo e vorresti gli altri si comportassero in modo corretto come te).

Il presente libro è da considerarsi una guida senza fini terapeutici né medici.

 

Buona lettura



Tabella dei contenuti

 


Introduzione

Perché questa sorta d’interesse smisurato?

Di preciso cos’è lo squirting?

L’eiaculazione femminile

Come arrivare a ottenere lo squirting

Livello zero: prima di tutto

Livello uno: la cerimonia

Livello due: preambolo

Livello tre: descrizione della routine di massaggio

Livello quattro: le routine di Kegel

Livello cinque: tecniche di stimolazione

Punto G

Non ce la faccio più

Tecnica tradizionale

Tecnica atipica

 

 

Introduzione

Mi chiedono spesso: Ma è possibile? Ma è vero? Ma si può? La risposta sembra unica: SI. Le donne che “spruzzano” in modo naturale sono decisamente rare. Un po’ come i maschi che riescono ad avere orgasmi senza eiaculazione in maniera spontanea. Finché non li trovi di persona non credi che queste cose capitino davvero.

 

La presente guida è pensata per orientarti nelle diverse tecniche e metodi per raggiungere i famosi orgasmi con lo spruzzo ben noti come squirt. Naturalmente nulla è garantito, l’orgasmo femminile è un qualcosa di molto personale e quindi soggettivo, ma attraverso queste mie esperienze potrai avere una valida idea di come arrivarci, magari con applicazione ed anche un po’ di fatica iniziale.

 

Innanzitutto bisogna tener conto dell’indole volubile e imprevedibile della mente femminile. È inutile cercare di capirla, la loro testa è sempre stata e rimarrà ad aeternum un mistero (e meno male).

Tanto per citare un esempio, il fallito progetto del Femigra (il cosiddetto Viagra rosa) sviluppato dalla nota multinazionale Pfizer, con budget “illimitati” e coi migliori professionisti specializzati al mondo, ha dovuto fare i conti con la rude realtà che dimostra che la testa delle donne non è risolvibile come un’ equazione matematica.

 

Ogni approccio che ti evidenzio ti aiuterà nella strada prefissata, sappi in anticipo che non sarà facile ma allo stesso tempo non impossibile. L’unico rischio che corri mettendo in pratica quanto descritto qui, è che tu debba prendere occhiali di sicurezza per proteggere i tuoi occhi dagli spruzzi “involontari”.

Ti suggerisco di prendere la guida come qualcosa che ti aiuterà nel percorso di consapevolezza della tua sessualità e rinnovamento delle strade del piacere e non come un obbligo e tanto meno come un plus per una gara di sesso.

 

Questa guida è stata scritta per le persone sensibili al concetto del dare, per chi non soffre il giudizio altrui e per chi si preoccupa per il proprio piacere e di quello della compagna. A volte mi rivolgerò a te come se fossi una coppia, come se tu fossi un uomo o una donna. Vorrei che mi sentissi parlare come se fossi lì davanti a te.

 

Ti spiegherò come riuscirci potenziando tre elementi di base: corpo, anima e mente. Quando parlo di anima, sto parlando di qualità d’affetto, tutto ciò che sei in grado di trasmettere al partner per creare confidenza, fiducia, elementi di base per creare l’intesa fra due esseri. Quando parlo di mente mi riferisco alla dinamica racchiusa in questa intesa, alla sensibilità, all’intuito che ti permette di decifrare i gesti da anticipare. Quando parlo di corpo parlo della meccanica che descrive ogni tecnica.

 

Questa guida è il frutto dell’esperienza che ho maturato eseguendo la mia arte nelle vesti di massaggiatore erotico per donne a Milano (Velvet è il nome con il quale sono conosciuto).

 

La riscoperta dello squirting conosciuto e diffuso grazie ad internet è diventato una sorta di leggenda metropolitana. “Ma davvero si può fare una cosa così?” “Ma non vedi che è pipì?” “Ma se è tutto finto, ma guarda che roba”, “io mai sentita una roba del genere”. Commenti che mi capita di sentire e leggere all’unisono dappertutto dove si parla dell’ argomento.

 

In genere rifiutiamo quello che non conosciamo. È un meccanismo di difesa inconscio comune al nostro genere umano. “Vedere per credere” si dice da sempre. È il principio di base del metodo scientifico. Ma quando ci si arriva si pensa di aver scoperto la pietra filosofale (quando in realtà è come riscoprire il metodo per ottenere l’acqua calda). Capita anche il contrario. Donne che quando spruzzano durante l’orgasmo credono (e neanche il ginecologo riuscirà a toglierli dalla testa) di soffrire d’incontinenza urinaria.

 

Quindi, non è un invenzione o una moda diffusa grazie alla spettacolarità dei generosi multimedia che circolano in internet oppure da serie televisive tipo Sex and the City o Californication, per menzionarne alcune. È sempre esistito nell’indole femminile, ma in genere non se ne parlava come qualcosa di positivo vista la somiglianza evidente che ha con l’urina (e conseguente relazione mentale con l’incontinenza).

 


Ma perché questa sorta di interesse smisurato?

È chiaro che i canali multimediali come internet fungono soltanto come veicoli, l’interesse rimane nell’immaginario collettivo.

 

I motivi li definisco in termini semplici:

Il primo in assoluto è la curiosità, non c’è dubbio.

Se ne parla, si sente dire e quindi sembra ci vendano il concetto che manca qualcosa nella nostra lista di compiti da fare.

 

Il secondo è che negli ultimi anni c’è stata una riscoperta del benessere individuale, una ricerca del proprio piacere, questo fa sì che la gente abbia più consapevolezza del potenziale del proprio corpo ed una maggior cura nei confronti di sé stessa. Semidigiuni a base di alimentazione sana (a volte troppo), discipline di zen e yoga, corsi di sesso tantrico oppure di movimento armonico rientrano in questo ventaglio di scelte.

 

Praticamente tutto ciò che porti alla consapevolezza dello stare bene con se stessi e la natura (reale e artificiale) con cui si convive quotidianamente per migliorare il proprio benessere.

Coltivare la propria sessualità significa approfondire il piacere corporeo e la capacità d’intesa all’interno della propria coppia.

Il terzo, penso sia il meno altruista di tutti ma quello che spinge questa curiosità: l’edonismo, quella ricerca del piacere come fine del benessere proprio.

Sentimenti primari come la gratificazione dell’ego trovano appagamento in questa ricerca.

 

Frasi del genere “non mi dimenticherai se…” rispecchiano letteralmente questa motivazione.

È spettacolare quando succede e le occasioni in cui ti capita sono così fuori dal comune che chiaramente non te le dimenticherai mai. È un modo indelebile di lasciar un segno, sia per chi fa che per chi riceve.

 

Vedere di persona una donna eiaculare fa lo stesso effetto che trovar un fiore nel deserto. Se sei donna e sei consapevole che non rientri nella tua indole, le volte in cui ti è capitato avrai notato che l’intensità degli spasmi ti fa perdere il controllo del tuo corpo. Se sei maschio ti senti come l’autore del miglior orgasmo mai esistito sulla terra. È una cosa bellissima partecipare a uno scoppio violento gratuito, appagante e ravvicinante. Ti apre nuove strade nell’intesa di coppia, un percorso fatto insieme che ti riempie di gratificazione.

 

Il quarto, potrebbe essere, e perché no, che alla fine c’è un senso di ribaltamento dei ruoli rispetto ai soliti video dove sono le donne ad essere schizzate in volto.

Penso sia valido dopotutto: i succhi che colano dal volto, la sorpresa del risultato, l’espressione degli occhi e l’intensità degli spasmi, sono sensazioni che, come cita il famoso slogan, “non hanno prezzo”. Il sorriso che viene dopo non te lo dimenticherai MAI.

 


Di preciso cos’è lo squirting?

Per parlare di squirting bisogna cominciare a parlare di orgasmi femminili. L’orgasmo è una reazione che determina il culmine dell’eccitazione erotica. Si esprime attraverso la contrazione della muscolatura e trasmette una sensazione intensa di benessere e appagamento fisico.

 

Nelle donne ha una componente cerebrale molto forte. Se non si sa sollecitare a dovere la libido neuronale il rapporto sessuale perde parecchio in intensità e piacere. Un uomo attento e sensibile conosce bene l’importanza della seduttività intellettiva nell’ambito della sessualità pratica.

Esistono basicamente 4 tipi di orgasmi femminili dei quali nessuno è migliore dall’altro, semplicemente sono diversi: orgasmo clitorideo, orgasmo da stimolazione del punto G, orgasmo vaginale e orgasmo anale.

 

L’orgasmo clitorideo è il più comune in assoluto (in tanti infatti sostengono sia l’unico scientificamente dimostrato). È dove si capisce veramente il savoir faire di chi lo dona per la sua delicata raffinatezza. L’orgasmo di stimolazione del punto G è una sorta di declinazione del clitorideo. Scoperto grazie a studi eseguiti sulla popolazione lesbica è tutt’oggi in discussione. L’orgasmo vaginale si manifesta in modo più animalesco e meno cerebrale. Si dice che tre donne su dieci provino questo tipo di orgasmo. L’orgasmo anale è alla pari di quello vaginale, ma chiaramente da un canale diverso. Di questo si intende la popolazione omosex maschile.

 

Ogni tanto si sente parlare di altre versioni di orgasmi, quasi tutti della sfera del feticismo, forse l’unico che potrebbe quasi aver diritto a rientrare ad essere considerato tale è quello che in rarissime occasioni provano le donne con la stimolazione dei seni.

Dimostra solo e soltanto che il piacere femminile risiede nel cervello più che negli organi sessuali.

 


L’eiaculazione femminile

E’ una reazione generata dalla cosiddetta prostata femminile composta dalle ghiandole uretrali, parauretrali e le ghiandole di Skene. Il liquido è espulso durante l’orgasmo dall’uretra e a volte da due piccoli dotti localizzati fra l’uretra e la vagina. Ha un colore cristallino, un sapore che richiama in un certo senso quello delle lacrime e un odore aromatico. Il quantitativo di fluido rilasciato può essere considerevole, attraverso il ripetersi di riempimento e svuotamento delle ghiandole durante l’orgasmo.

I principali detrattori ritengono che le scene tratte dai video in giro descrivono soltanto spruzzi di urina controllata a volontà (non è gratuito che sia considerata una pratica derivata dall’urofilia).

Lo squirting, è il termine col quale viene denotata l’eiaculazione femminile nell’industria pornografica, non è frutto di un tipo di orgasmo in particolare.

È chiaro che più intenso è stato l’orgasmo più vicini si giunge a questa reazione.

 

Per arrivarci bisogna far crollare i muri fisici e inconsci che possono bloccarlo.

E’ una situazione che tutti noi qualche volta abbiamo vissuto, chi come protagonista, chi come testimone, a cui non abbiamo pensato e di solito non riconosciamo.

 

Studi sostengono che quattro donne ogni dieci ammettano di averla provata qualche volta nella loro vita, di cui una lo sperimenta come una reazione propria e continuativa.

Riconoscere come propria questa indole fa sì che il piacere femminile diventi più intenso e meraviglioso oltretutto in dolce compagnia. Infatti il rapporto instaurato con l’essere con il quale raggiungi questa esperienza oltrepassa le definizioni di quello che conosciamo come affetto. Si entra in sintonia, in connessione, in silenzio armonico con la coppia, con l’universo.

Riguardo alla quantità di liquido, questa varia da donna a donna e dal livello di eccitazione in quanto possono essere piccoli ma intensi spruzzi di gocce fino a qualche centilitro di fluido tiepido.

 

La consistenza che troverai al gusto è diversa dall’urina (anche se non è detto che non ci sia).

La secrezione vaginale è più densa e vischiosa delle altre due ed ha un suo odore caratteristico.

Esiste il modo per dimostrar la differenza fra l’urina e la secrezione eiaculata. E’ dispendiosa ma dimostra sia l’esistenza che la differenza. Mangiando gli asparagi l’urina assume quell’odore tipico a causa della asparagina. Isola un campione e mettilo da parte dopo che avrai svuotato completamente la vescica. Inizia a accarezzarti arrivando vicino al momento dell’orgasmo. Quando senti la curva che ti riporta al punto di non ritorno porta un batuffolo di ovatta (meglio ancora un vasetto identico al primo campione) e raccogli quel che puoi del liquido secreto. Puoi trarre le tue conclusioni annusando i campioni: se entrambi odorano di asparagi si parla di urina. Se il secondo campione ha un odore diverso si parla di eiaculato. Se distingui un lieve sentore di asparagi vuol dire che è un misto, cosa assolutamente normale. E’ una prova utile oltretutto per distinguere le due sensazioni mentre impari a lasciarti andare.

Uno dei muri che bloccano lo stimolo dell’ eiaculazione è la paura di sentirsi giudicate nell’ urinare durante l’orgasmo.

Più avanti parlerò di questo particolare. Infatti dovrebbe bastare parlare col partner al riguardo e preparare in anticipo un asciugamano sotto il bacino per far sparire queste sensazioni. Tutto dipende dall’intesa che hai con la tua coppia. Magari ti aiuterebbe pensare che un uomo non si preoccupa di sporcar il lenzuolo con il liquido seminale. Perché mai dovresti soffrire per una piccola chiazza di flusso?

 

 


Come arrivare a ottenere lo squirting

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